Duomo di Napoli
Dedicata alla Madonna dell’Assunta, anche se popolarmente intitolata a S. Gennaro, la Cattedrale fu fatta erigere da Carlo II d’Angiò alla fine del XIII sec. sul luogo della chiesa di S. Stefania e presso la Basilica di S. Restituta. Il Duomo fu più volte risistemato. La facciata fu restaurata nelle attuali forme pseudogotiche su progetto di E. Alvino, poi modificato dal Pisanti.
Della costruzione originaria conserva i 3 portali: sul mediano, ricchissimo di sculture, una Madonna col Bambino di Tino da Camaino e i leoni stilofori della scuola di Nicola Pisano.
L’interno, a croce latina, è a 3 navate: la mediana, coperta da un sontuoso soffitto ligneo, presenta dipinti di L. Giordano. Nella navata di ds. vi è la Cappella di San Gennaro o del Tesoro (1608-37) edificata per un voto pronunziato dai napoletani il 13 gennaio 1527 (festa di S. Gennaro) per scongiurare i danni della peste.
La Cappella a croce greca con cupola, elegante e luminosa, ricca di opere d’arte, costituisce come una chiesa a parte rappresentando una delle massime espressioni dello stile seicentesco a Napoli: in essa è custodito il busto reliquiario di S. Gennaro di Giulio Finelli, capolavoro di scultura gotica.